Giornata importante per il Calcioscommesse: davanti alla Corte di Giustizia Federale si sono presentati Stefano Mauri, il capitano della Lazio squalificato per 6 mesi dal primo grado della giustizia sportiva, e Carlo Gervasoni, il pentito e principale accusatore del centrocampista biancoceleste per le presunte combine di Lazio – Genoa e Lecce – Lazio, del maggio 2011. I due si sono presentati per un confronto davanti alla Corte, ma non c’è stato nessun faccia a faccia all’americana, come alcune indiscrezioni provenienti da Roma avrebbero voluto. Ciascuno è stato ascoltato per conto proprio, come ha spiegato l’avvocato di Stefano Mauri, Amilcare Buceti, che ha comunque mantenuto il riserbo su molti dettagli di quanto accaduto oggi.
“Non c”è stato nessun confronto, abbiamo la necessità di mantenere la riservatezza, le cose sono come dovevano andare – ha detto il legale del capitano della Lazio -. C’è stato lo svolgimento istruttorio stabilito dalla Corte di Giustizia”, ha aggiunto l’avvocato della Lazio, Gian Michele Gentile.
La corte di Giustizia Federale, lo ricordiamo, aveva sospeso il giudizio di secondo grado nei confronti di Stefano Mauri, condannato dalla Commissione Disciplinare a 6 mesi di squalifica per l’omessa denuncia di Lazio – Genoa. Il verdetto della Corte era stato rinviato a dopo una serie di accertamenti che avevano previsto anche una nuova audizione dell’imputato, che come da calendario, è avvenuta oggi.
“Il presidente ha avuto la necessità di fare a Gervasoni e a Mauri alcune domande per avere dei chiarimenti rispetto alle dichiarazioni che avevano fatto – ha detto ancora l’avvocato Gentile. – Non c”è niente di nuovo; quello che era stato scritto è stato confermato. A cosa è servito l’incontro? Per vedere se Gervasoni si era dimenticato qualcosa o voleva aggiungere qualcosa in più. Non c’è niente di nuovo”, ribadisce il legale.
Insomma, sia Mauri, sia la Lazio rimangono con il fiato sospeso: al calciatore potrebbero essere inflitti altri mesi di squalifica, così come è possibile che riceva uno sconto. La Lazio, che in primo grado se l’è cavata con un’ammenda, potrebbe avere un paio di punti di penalizzazione nell’attuale campionato. La società biancoceleste, però si sente in una botte di ferro, come conferma ancora l’avvocato Gentile:
“ La Lazio rischia qualcosa? Credo di no, confermeranno probabilmente la decisione della Disciplinare”.
La decisione della Corte di Giustizia Federale, una volta messi agli atti gli interrogatori avvenuti oggi, potrebbe arrivare nel giro di qualche ore.
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